Il tessuto muscolare nel corso della vita

AREA INFORMATIVA

Il fenomeno dell’invecchiamento si caratterizza per una riduzione della riserva funzionale con perdita dell’omeostasi fisiologica e declino di organi e funzioni. La presenza concomitante di patologie a carico di singoli sistemi (multimorbilità) e delle cosiddette sindromi geriatriche pone le basi per l’insorgenza e lo sviluppo di dipendenza funzionale e disabilità nell’anziano, elementi chiave ai fini dell’elaborazione di programmi di prevenzione e di interventi mirati1. La riduzione della performance fisica associata all’età conduce ad un ampio spettro di eventi avversi quali la compromissione dell’attività motoria, l’aumentato rischio di cadute, il ritiro sociale, la ridotta qualità di vita, la dipendenza e l’istituzionalizzazione 1 5.

Nell’ambito delle modificazioni della composizione corporea associate all’invecchiamento, la riduzione della massa e della forza muscolare rappresenta la principale causa di decadimento della funzione fisica, di disabilità e mortalità5. L’invecchiamento si associa, infatti, ad una alterazione quali-quantitativa delle fibre muscolari con conseguente declino della forza di contrazione, della velocità di trasmissione dell’impulso e dell’elasticità. Massa e forza muscolare variano nel corso della vita, aumentando con la crescita fino alla giovane età adulta, mantenendosi nella mezza età, per poi diminuire con l'invecchiamento2. Nella giovane età adulta (fino a ~ 40 anni), vengono raggiunti i livelli più alti, negli uomini più che nelle donne. Oltre i 50 anni di età si assiste alla perdita della massa muscolare (1-2% all'anno) e della forza (1,5% di declino annuale di forza che aumenta al 3% annuo a partire dai 60 anni)5.

EPIDEMIOLOGIA

La prevalenza del fenomeno sarcopenia aumenta con l’avanzare dell’età, passando dal 13-24% nei soggetti sotto ai 70 anni ad oltre il 50% negli ultraottantenni e varia in relazione al setting di cura con una prevalenza del 14-33% per i soggetti residenti in strutture di lungodegenza, dell’1-29% nei soggetti residenti in comunità, del 10% per i ricoverati in unità di degenza per acuti. Allo stato attuale milioni di soggetti nel mondo sono sarcopenici e sulla base dell’andamento demografico della popolazione il numero è destinato ad aumentare3. La riduzione della massa muscolare e della performance fisica, inoltre, costituiscono gli elementi cardine della fragilità tipica del paziente anziano, ponendo le basi biologiche e il substrato eziologico di una delle sindromi geriatriche più rilevanti. La sarcopenia non è pertanto un evento isolato, bensì chiave di accesso ed elemento unificante per la comprensione ed evoluzione di fragilità e disabilità4.  
 

DEFINIZIONE

Nella sua definizione del 2018, EWGSOP2 utilizza la forza muscolare come parametro primario di sarcopenia. In particolare, la sarcopenia è probabile quando si rileva una ridotta forza muscolare. Una diagnosi di sarcopenia è confermata dalla presenza di ridotta quantità o qualità muscolare. Quando si riscontrano ridotta forza muscolare, riduzione di quantità/qualità muscolare e riduzione di performance, la sarcopenia si definisce grave5.

Numerosi fattori sono coinvolti nell’insorgenza e nella progressione della sarcopenia e, sebbene questa interessi principalmente la popolazione geriatrica, può essere osservata anche in altre classi di età. Il rischio di sviluppare sarcopenia varia da soggetto a soggetto in funzione di fattori di rischio modificabili e non, a cause intrinseche (cellulari e molecolari) ed estrinseche (nutrizione ed esercizio fisico). In alcuni individui la sarcopenia può esser ricondotta ad una sola causa, in altri a cause molteplici; pertanto, nella pratica clinica, sulla base degli elementi di suscettibilità individuale è possibile distinguere la sarcopenia in primitiva e secondaria.

La sarcopenia si definisce primitiva, o età correlata, quando non sono evidenti altre cause al di fuori dell’invecchiamento6; dal punto di vista fisiopatologico l’elemento cardine è rappresentato dalla compromissione dei meccanismi di omeostasi a livello muscolare; negli anziani si osserva una riduzione della sintesi proteica muscolare del 30% rispetto ai giovani, unitamente ad un aumento del catabolismo, soprattutto a causa della ridotta attività motoria.

Quando parliamo di sarcopenia secondaria distinguiamo la sarcopenia esercizio-relata, determinata da stile di vita sedentario, marcato decondizionamento, allettamento prolungato, correlazione ad alcune patologie, quindi causata da insufficienza d’organo singola o multipla (cuore, polmone cervello), da malattie infiammatorie croniche, da neoplasie o malattie endocrine. A tal proposito è importante sottolineare come il fenotipo sarcopenia sia spesso associato alla malnutrizione, indipendentemente dal fatto che la condizione di malnutrizione sia radicata in un basso apporto dietetico (ridotto senso di fame, incapacità di mangiare), ridotta biodisponibilità dei nutrienti (diarrea, vomito) o elevate richieste nutrizionali (malattie infiammatorie come il cancro o l'insufficienza d'organo).

Tuttavia, nella maggioranza degli anziani la sarcopenia presenta una genesi multifattoriale7; di conseguenza, l’approccio terapeutico deve essere di tipo multidimensionale, analogamente alle altre sindromi geriatriche.

Un’entità a parte è rappresentata dall’'obesità sarcopenica, una condizione di ridotta massa magra in un contesto di eccessiva adiposità; l'obesità sarcopenica è più spesso riportata negli anziani, poiché sia il rischio sia la prevalenza aumentano con l'età. L'obesità aggrava la sarcopenia, aumenta l'infiltrazione di grasso nei muscoli, riduce la performance fisica e aumenta il rischio di mortalità.

FONTI
  1. Larsson L, Degens H, Li M, Salviati L, Lee YI, Thompson W, Kirkland JL, Sandri M. Sarcopenia: Aging-Related Loss of Muscle Mass and Function. Physiol Rev. 2019 Jan 1;99(1):427-511. doi: 10.1152/physrev.00061.2017. PMID: 30427277; PMCID: PMC6442923.
  2. Landi F, Calvani R, Martone AM, Salini S, Zazzara MB, Candeloro M, Coelho-Junior HJ, Tosato M, Picca A, Marzetti E. Normative values of muscle strength across ages in a 'real world' population: results from the longevity check-up 7+ project. J Cachexia Sarcopenia Muscle. 2020 Dec;11(6):1562-1569. doi: 10.1002/jcsm.12610. Epub 2020 Nov 4. PMID: 33147374; PMCID: PMC7749608.
  3. Beaudart, C.; Rizzoli, R.; Bruyère, O.; Reginster, J.-Y.; Biver, E. Sarcopenia: burden and challenges for public health. Arch. Public Health 2014, 72, 45, doi:10.1186/2049-3258-72-45.
  4. Cesari, M.; Landi, F.; Vellas, B.; Bernabei, R.; Marzetti, E. Sarcopenia and physical frailty: two sides of the same coin. Front. Aging Neurosci. 2014, 6, 192, doi:10.3389/fnagi.2014.00192.
  5. Cruz-Jentoft, A.J.; Bahat, G.; Bauer, J.; Boirie, Y.; Bruyère, O.; Cederholm, T.; Cooper, C.; Landi, F.; Rolland, Y.; Sayer, A.A.; et al. Sarcopenia: revised European consensus on definition and diagnosis. Age Ageing 2018, 48, 16–31, doi:10.1093/ageing/afy169.
  6. Cruz-Jentoft, A.J.; Landi, F.; Topinková, E.; Michel, J.-P. Understanding sarcopenia as a geriatric syndrome. Curr. Opin. Clin. Nutr. Metab. Care 2010, 13, 1–7, doi:10.1097/MCO.0b013e328333c1c1.
  7. Dhillon RJ, Hasni S. Pathogenesis and Management of Sarcopenia. Clin Geriatr Med. 2017 Feb;33(1):17-26. doi: 10.1016/j.cger.2016.08.002. PMID: 27886695; PMCID: PMC5127276.